Giovanni e Chiara Balestreri hanno partecipato, insieme ad altri missionari, tra cui don Felice Tenero e Lucia ed Emiliano Composta, Anita Cervi, ai lavori dell’assemblea generale della CEI sul tema “modalità e strumenti per una nuova presenza missionaria”. E’ stata un’opportunità per condividere con i Vescovi le esperienze fatte da missionari ad gentes e quella di oggi ,abitando nella canonica di Vigano Certosino come famiglia missionaria a Km0..
Lunedì 20 maggio Papa Francesco ha aperto l’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana. Sono all’ordine del giorno diversi temi tra la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili nella Chiesa, l’incontro per la pace nel Mediterraneo nel 2020 e gli Orientamenti pastorali fino al 2025. Tuttavia Il tema principale ruota attorno alla missionarietà con il titolo “Modalità e strumenti per una nuova presenza missionaria”.
I lavori di approfondimento nei gruppi hanno previsto anche la partecipazione di una quindicina di missionari. Tra questi anche Chiara e Giovanni e altri amici e famiglie del gruppo Missio Km0 del CUM>> o di altre realtà missionarie.
Giovanni e Chiara ci hanno raccontato il clima di dialogo e di collaborazione che hanno respirato. Un confronto non astratto, ma calato nel reale della Chiesa così com’è oggi, con le sue difficoltà ma anche negli orizzonti nuovi che pone. Un’occasione per raccogliere le energie e ritornare nelle proprie diocesi sentendosi accompagnati in questo momento di mutamento ecclesiale, culturale e sociale. Più pronti a guardare “la chiesa che c’è”, piuttosto che ciò che non funziona più.
“Preziosa per tutti è anche la presenza fra noi di una quindicina di missionari, che ringraziamo per la testimonianza evangelica di cui sono espressione, affrontare il tema della missione non significa mettere in fila una nuova serie di attività da realizzare, ma piuttosto fare nostro un nuovo modo di essere Chiesa, che, in quanto tale, coinvolge l’esistenza di ciascuno e l’intera pastorale”.
Ogni mutamento di paradigma ha la sua sorgente nel Vangelo, un Vangelo creduto e vissuto, un Vangelo che parla nella gratuità di chi non ripone la fiducia nelle strutture, nell’organizzazione, nella pianificazione perfetta perchè astratta, ma ha cuore la vita concreta degli altri; un Vangelo, infine, che parla, prima ancora che nella gioia dei destinatari, nella gioia di chi lo annuncia.
Umiltà, gratuità, gioia: questi i sentimenti, raccomandati dal Papa a Firenze, dove ha tracciato il piano per la Chiesa in Italia. Puntare a farli nostri – fino a trasformarli in atteggiamenti permanenti – è la condizione per essere all’altezza della nostra missione”.
Testimonianze missionarie:
Chiara e Giovanni, Lucia ed Emiliano: quando la famiglia va in missione. Vai>>
Anita Cervi e Beppe Magri: ascolta la testimonianza sui dieci di anni vita in canonica da animatori pastorali a Castagnè, Verona. Vai>>