In occasione della 59esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni la diocesi ha organizzato diverse iniziative per i giovani>>. Un gruppetto di loro ha visitato la canonica di Castelnuovo Bozzente e ascoltato la testimonianza di Ivan e Arianna (con Zoe), famiglia residente.
Una settimana da dedicare al discernimento vocazionale e alla cura del dialogo con il Signore. La proposta della diocesi si è articolate dal 22 al 29 maggio con diverse proposte sul territorio articolate su alcune dimensioni fondamentali: la preghiera quotidiana, l’ascolto della Parola, la vita comune, l’incontro con alcuni testimoni. tra questi anche Ivan e Arianna, famiglia missionaria a Km0 nella canonica di Castelnuovo Bozzente.
«Sono diversi i modi attraverso i quali è possibile servire il Signore e la Chiesa: la via del matrimonio coinvolge a essere segno dell’amore fedele e fecondo di Cristo; la via della speciale consacrazione fa camminare uomini e donne in un legame di totale e intima appartenenza al Signore. I giovani attraversano un tempo di grazia per riconoscere, interpretare e scegliere la maniera più affascinante di vivere la propria identità di figli amati da Dio Padre».
In occasione di questa iniziativa anche un video intervento del Vescovo Martinelli già Vicario per la Vita Consacrata e oggi in partenza per l’Arabia, sua nuova destinazione.
Disponibile anche materiali per incontri a tema vocazionale:
Scheda 59GMPV: materiale utile per preparare e per vivere la Giornata Mondiale di Preghiera;
Veglia Convegno Nazionale Vocazioni 2022: traccia per una veglia/momento di preghiera.
In questo tempo segnato da un’ulteriore emergenza – oltre il COVID – che potrebbe risultare anche letale per l’umanità intera, risplende con urgenza la parola di Gesù e la potenza trasgressiva del suo Vangelo: amatevi come io vi ho amato! C’è bisogno di uomini e donne che sappiano con la vita e con le parole testimoniare al mondo quanto è grande il cuore di Dio che ci è Padre e come sia possibile condividere la vita come fratelli, anche con chi non sa di avere lo stesso Padre.
Credo che le nuove vocazioni (nuove nella forma o nel sentimento) non potranno prescindere da questa visione ecumenica e universale, cui il magistero di Papa Francesco ci ha introdotto.
Claudia Ciotti