Laboratori tematici: ogni gruppo aveva il mandato di elaborare un’affermazione e una domanda per il futuro.

LABORATORIO 1 – “LA CASA DEGLI APOSTOLI” – TEMA: CORRESPONSABILITÀ 

Abitare in una parrocchia senza prete residente per un servizio di presenza e di accoglienza…e anche per rispondere ad alcune necessità  organizzative della comunità (es. oratorio estivo, coordinamento gruppi,…). Un ruolo vissuto con i tempi, le esigenze e le caratteristiche di una famiglia.

AFFERMAZIONE: La presenza di una famiglia aiuta la corresponsabilità degli altri laici perché favorisce il passaggio del ruolo di tutti i laici della comunità da collaboratori a corresponsabili.

La famiglia residente in parrocchia vive i luoghi della comunità dall’asilo, al mercato al luogo di lavoro e vive gli stessi problemi delle altre famiglie, genera legami che rispondono a quella necessità che la parrocchia e la Chiesa hanno di ritrovare il contatto con l’umanità nel suo quotidiano.

Si è ribadito più volte che la famiglia in parrocchia non sostituisce il prete: non si può e non si vuole avere famiglie in parrocchia che facciano l’imitazione del prete. E’ essenziale che la famiglia non assuma ruoli o compiti predefiniti fin dall’inizio. Essa ha soprattutto il compito della presenza, è chiamata ad  osservare quello di cui c’è bisogno e mettersi in ascolto della comunità. Passo passo emergerà dove è utile un impegno preciso da vivere sempre nell’ottica del coinvolgimento corresponsabile del resto della comunità e degli operatori pastorali.

La vita è la famiglia con la sua “fragilità” (tempi da dedicare ai figli, vacanze, organizzazione familiare,…) diventa una potenzialità: quando la famiglia è assente, altri laici sono coinvolti nel “tenere aperta” la parrocchia e nel dare continuità alle attività.

DOMANDA:  Più che una domanda, un argomento da approfondire nel futuro: quali formule per trovare un equilibrio tra la vita lavorativa e la propria professione ed il tempo richiesto dall’impegno e dalla vita in parrocchia ?


 

LABORATORIO 2 – “LA CASA DI MARTA E MARIA” – TEMA: ACCOGLIENZA

Abitare in parrocchia vivendo la canonica come un luogo di accoglienza, dove ospitare anche per un tempo lungo chi si trova in difficoltà: esperienze di affido, coabitazione, sostegno. Una scelta di servizio al prossimo fatta nella consapevolezza che questo fa della parrocchia un luogo in di comunione e di prossimità vissuta – anche nelle sue fatiche- giorno per giorno.

AFFERMAZIONE: Aprirsi al quotidiano e lasciarsi sollecitare da quello che abbiamo intorno tenendo la porta aperta.

DOMANDA: Come coltivare nella famiglia questa inclinazione, con quali gesti quotidiani? Come fare in modo che le parrocchie diventino davvero immagine della Chiesa ospitale?


 

LABORATORIO 3 – “LA CASA DI AQUILA E PRISCILLA” – TEMA: SCAMBIO VOCAZIONALE

Preti e sposi “vicini di casa” in parrocchia per vivere un’esperienza di vita fraterna e, talvolta, anche di corresponsabilità pastorale: vivere condividendo alcuni momenti della proprio quotidanità e soprattutto della propria vita di fede.  Uno scambio vocazionale vissuto giorno per giorno che mette a tema l’immagine di una Chiesa dal volto fraterno, fatta “di relazioni umane” più che di “servizi e compiti”. Una Chiesa dove le vocazioni e i ministeri si mettono “in circolo” e si alimentano e si rafforzano vicendevolmente.

AFFERMAZIONE: siamo arrivati a capire che, oggI, un prete da solo non risponde più alle esigenza di missione della parrocchia che é missione, che é “andare -dice il Vangelo-almeno “a due a due”. Vorremmo sintetizzare con questa frase ‘vivere insieme è meglio che vivere da soli’.

DOMANDA: più che una domanda, una richiesta: che vi sia qualcuno, qualcosa, qualche luogo o qualche persona che tenga viva e custodisca questa esigenza di una chiesa e una parrocchia così, un luogo dove le vocazioni “si scambiano” e si alimentano reciprocamente.