Resilienza, fraternità, pastorale creativa. Padre Piero Masolo (PIME) e Totò e Chiara di Leggio (famiglie missionaria dell’Associazione Laici PIME) condividono con noi la loro esperienza di missione a Milano e in Algeria ed il loro rientro.

Come cambiano la missione (e la Chiesa) in un mondo che cambia? Quali legami tra partenza e ritorno? quali nuove forme di annuncio lì dove la missione sembra “inutile”?

Cosa imparare dalla capacità di resistenza del Cammello?

Appuntamento per domenica 17 ore 14.30 online (il link verrà mandato in settimana): preghiera, breve introduzione biblica di p.Piero Masolo e confronto in stanze online.

E’ consigliato di leggere il libro di Ruth>>, in particolare il capitolo 1 e l’inizio del capitolo 2.

TESTIMONIANZE

Padre Piero

Cammelli e ponti tra Francia, Algeria e Italia

Presentazione – parte 1

Presentazione – parte 2

Una domanda (sul “ponte”)

Film consigliato in preparazione all’incontro:

Chiara e Totò (con Zaccaria e Vera)

Pastorale creativa “con arte”: essere ponte tra culture e vocazioni diverse. Da Milano all’Algeria con un pitstop in Brasile.

Presentazione per le FM Km0

La Mangrovia” è un albero che cresce a metà tra l’acqua salata e quella dolce, così è la compagnia teatrale del PIME: aperta a tutti, nella diversità di ognuno. Una “porta” alternativa alla fede e alla Chiesa. Un’evangelizzazione che passa dalla valorizzazione dei propri talenti.

Bellezza: il musical realizzato in Algeria, la testimonianza per il PIME

(P.S. I ragazzi della compagnia teatrale “La Mangrovia” hanno proposto un’animazione per i bambini durante il Convegno Famiglie Missionarie a Km0 del 2017 presso la Parr.Pentecoste)

per chi vuole approfondire

I musical


FRATERNITA’ IN ALGERIA: UN CORTILE PIENO DI BELLEZZA

La Basilica di Nostra Signora d’Africa ad Algeri – sull’altare principale la scritta: “Nostra Signora d’Africa prega per noi e per tutti i musulmani”. L’invocazione, oltre che in francese, è riportata in arabo e in cabilo. La statua della Madonna in bronzo nero è coperta di una ricca veste ricamato in stile di Tlemcen, stile tradizionale algerino. Anche i Musulmani riconoscono, rispettano e onorano Maria come la Vergine Madre del profeta Gesù e in molti visitano la basilica. Vai al sito>>

INTORNO ALLO STESSO CORTILE, Algeri 2019

La fraternità al Algeri nel 2017 – Nella foto, tra gli altri: Padre Piero Masolo, Totò e Chiara La Loggia con Zaccaria, Graziella Rapacioli di Piacenza, operatrice di Caritas in Algeria, Père Constant Koffi Kouadio, originario della Costa d’Avorio, che ha passato una decina d’anni in Italia tra il seminario di Monza e l’animazione a Ducenta (Ce).


…Siamo una comunità un po’ speciale: laici e consacrati insieme, uomini e donne, tutti missionari, intorno allo stesso cortile: un esperimento promettente in questa giovane missione. Ci troviamo nella parrocchia di Notre Dame du Mont Carmel (Nostre Signora del Monte Carmelo), che esiste dal 1842, essendo una delle più antiche fondazioni dell’epoca coloniale francese. […]. Nel cortile di El Biar c’è vita: il venerdì ci ritroviamo con gli universitari della cappellania degli studenti africani; nei giorni feriali (cioè da domenica a giovedì) l’ufficio di El Jisr (in arabo “il ponte”) è un pensatoio di attività interculturali e organizza, insieme a varie associazioni algerine, sessioni di formazione e atelier nell’ambito della mondialità, del teatro e della musica, scambi culturali nazionali e internazionali e diversi eventi. Infine, tutti i giorni, celebriamo la Messa nella piccola cappella ricavata nell’antica cantina (la nostra parrocchia!) e offriamo a Gesù il nostro semplice essere qui con Lui. Cosa ne dite, ci venite a trovare? Continua a leggere su Mondo e Missione>>

LA BELLEZZA VA IN SCENA, aprile 2020

Siamo appena tornati da uno spettacolo speciale. Speciale perché a organizzarlo, insieme a una realtà locale, sono stati Chiara e Salvatore, i missionari dell’Associazione Laici Pime (Alp) che lavorano con tanti giovani algerini, proponendo atelier di musica e teatro. Speciale perché si è svolto al Théâtre National d’Algérie, nel pieno centro di Algeri, dove di solito si esibiscono artisti esperti e non giovani alle prime armi. E, infine, speciale per la storia che racconta, una storia di “Bellezza” – da cui il titolo della pièce scritta dai giovani stessi insieme a Chiara -, speranza, passione e impegno per una società più giusta. Continua a leggere su Mondo e Missione>>

L’intervista alla TV algerina (in francese)



«I missionari aiutino la città ad avere capacità di critica, discernimento, accoglienza, integrazione» Vescovo Mario


ESSERE CHIESA (MISSIONARIA) A MILANO – IL NUOVO PIME: UNA FABBRICA DI DIALOGO E RELAZIONE

2019 – Inaugurazione del nuovo centro Pime

Al Pime un nuovo polo di cultura missionaria – da ChiesadiMilano.it>>

 “Cinque le ragioni di soddisfazione della Diocesi per l’avvio del nuovo Centro e delle attività:

– perché è uno scrigno da cui è partita gente che ama il mondo in una città che rimpiange le frontiere; perché è un esperimento, un laboratorio nella metropoli in cambiamento;

– perché svolge un ruolo di sentinella a Milano che, vivendo una stagione felice, obbliga alla responsabilità verso chi ha meno;

– perché è un luogo in cui dire che Gesù è gradito;

– perché è una fabbrica di dialogo e di relazione che ricorda che le religioni non sono un ostacolo o un problema al dialogo.”  


ESSERE CHIESA IN ALGERIA: SPIRITUALITA’ E OSPITALITA’

“Si può parlare di nuove forme di ospitalità là dove, rispetto all’assistenza efficace istituzionalizzata, si dà un “supplemento d’anima” in termini di relazioni umane e di dignità riconosciuta. E’ lì che si entro in una dimensione dell’ospitalità […] che rivela un tratto costitutivo del nostro essere umani a immagine di un Dio di relazione e in relazione.”

Link al libro e rassegna stampa>>

Ebook Kobo>>

Giovanni Scifoni legge il testamento di Christian de Chergè

Ecco, potrò, se a Dio piace, immergere il mio sguardo in quello del Padre, […] la cui gioia segreta sarà sempre di stabilire la comunione, giocando con le differenze“.

Come guarda un missionario nell’Algeria di oggi alla canonizzazione di Charles de Foucauld annunciata ieri dal Vaticano?

Caro frère Charles, che cosa avresti detto se avessi saputo che un giorno proprio tu saresti stato proclamato santo? Mi immagino il tuo sorriso divertito dal cielo, mentre scrivo a te, il nostro fratello maggiore, queste righe. E sì, lo sai, in Algeria ci consideriamo un po’ tutti tuoi figli in questa piccola Chiesa, ricca di carismi, semplice, come a Nazaret, come volevi tu. Continua a leggere>>


ESSERE CHIESA IN ALGERIA: IL 12ESIMO CAMMELLO

il dodicesimo cammello: UNA STORIA E UNA LETTERA PASTORALE

Un ricco cammelliere arabo lasciò in eredità ai suoi tre figli 11 cammelli: al maggiore lasciò la metà dei cammelli, al secondo ne lasciò un quarto e al terzo un sesto. […] Nel dividersi l’eredità, sorsero seri problemi e i tre fratelli entrarono in una lite furibonda… Sapendo del problema, un altro cammelliere, amico di famiglia, si presentò ai tre fratelli e donò loro un suo cammello, gratuitamente… Leggi tutta la storia>>

Il dodicesimo cammello>> La lettera pastorale del Vescovo Lauro (Trento) ispirata a questo racconto:

“Mi affascina la forza di questa breve storia,
proveniente dalla tradizione araba. Lascia, infatti, in eredità una grande provocazione: a chi spetta, oggi, portare il dodicesimo cammello?”


un’altra Chiesa è possibile

Una riflessione a partire dai “Martiri d’Algeria” di Fratel Ventura, piccolo fratello di Gesù

“Sovente, dopo la celebrazione dell’eucarestia al mio paese natio, in Catalogna, la gente mi dice più o meno delle cose di questo genere: «Ma che cosa fai in Algeria? Non ci sono cristiani e non puoi neppure annunciare Gesù apertamente! Saresti più utile qui che laggiù!». Senza entrare in questa discussione, voglio dire subito che tale questione risponde più alla logica del mercato, dell’efficienza e del risultato… che non alla logica evangelica della gratuità, della presenza e dell’amicizia che la minuscola Chiesa algerina tenta di vivere.” Continua a leggere su Settimana news>>


UNA PREGHIERA

Ti preghiamo, Padre,
rendici capaci di sognare con te un mondo diverso,
dove le differenze sono occasione di dialogo,
dove il rispetto e la cura regnano sull’odio e l’indifferenza.
Ti preghiamo, Gesù,
fa’ di noi costruttori di ponti
in una società che troppo spesso alza muri;
insegnaci l’arte del rimanere,
per essere presenza silenziosa e forte della cultura del dialogo.
Ti preghiamo, Spirito,
donaci la tua forza perché vediamo sempre
una via d’amore aperta davanti a noi,
e se non la vediamo, rendici capaci di aprirla,
unendo le nostre voci al grido di chi ha osato e osa oggi
la pace. Amen.


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