da Emanuela e Nicola (Parrocchia Pentecoste, Milano, Diocesi di Milano)

La sintesi del primo incontro con famiglie e preti impegnati in esperienze di fraternità e di vita in parrocchia. Un testo “aperto” ma ricco di spunti che ci ha interrogato, guidato, ispirato. Forse è un po’ forte definirlo “manifesto”, per noi è stata certamente una traccia importante:

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Parrocchia Pentecoste – Milano Quarto Oggiaro

1º Incontro di famiglie e preti che vivono in fraternitá a servizio della parrocchia in Italia e come Fidei Donum, 9 Marzo 2013.

La ricchezza delle esperienze raccontate (15) non permette una sintesi puntuale ma, semplicemente, l’individuazione di alcune parole ricorrenti nei vari interventi ascoltati.

Diversitá e ricchezza. Una coppia di parole che esprime la molteplicitá delle provenienze (culturali, ecclesiali, familiari e sociali) dei preti e delle famiglie che stanno facendo o vorrebbero iniziare una fraternitá missionaria.

Diversitá e ricchezze che hanno dato origine a percorsi e modelli molto diversi di corresponsabilitá a servizio della parrocchia.

 

Fraternitá. 

É la parola piú utilizzata. “La Chiesa ha bisogno di fraternitá”… “La fraternitá é giá evangelizzazione” … “La fraternitá vissuta tra vocazioni diverse e complementarie é una ricchezza per la parrocchia” … “servizio e fraternitá, valori fondanti” … “quando eravamo in missione ci é mancata una reale esperienza di fraternitá” … “una fraternitá per aiutarci a camminare nella fede”.

Raccogliendo queste briciole dai miei appunti mi pare di intravvedere la nostalgia e il sogno di una Chiesa piú evangelica e meno legata a logiche di potere.

Corresponsabilitá.

É parola diversa da “collaborazione”, spesso utilizzata per tutti i laici che “danno una mano” al prete in parrocchia. Corresponsabilitá dice una passione comune per una Chiesa che si va costruendo non informa piramidale ma circolare, dove le vocazioni e i ministeri si mettono “in circolo”, dove i beni e i saperi vengono fatti circolare; una passione per questo mondo.

Diocesi – Congregazioni religiose – Associazioni e Movimenti.

In questo nuovo millennio (il nostro tempo), i carismi e i ministeri vanno riscoprendo parole e valori che li accomunano. Chi tra noi é cresciuto in oratorio, o si é formato nello scoutismo, o ha trovato sostegno in una congregazione religiosa, o ha fatto una esperienza missionaria, sente di condividere la stessa passione per l’annuncio del Vangelo dentro e per mezzo di una forte vita fraterna. Anche il piccolo dizionario che sto componendo in questa pagina rappresenta una specie di “carta di fraternità” che ci accomuna.

Discernimento. 

Altra parola ricorrente. Dice che c’é una vocazione nella vocazione: un modo specifico di vivere il matrimonio o il presbiterato. Esprime la ricerca di forme di fraternitá missionaria tra preti e famiglie che non trovano modelli giá sperimentati e consolidati. Chi dice di essere in discernimento rivela anche un forte desiderio di essere accompagnato e riconosciuto dalla Chiesa, di non camminare da solo ma in vero spirito ecclesiale.

Segni dei tempi. 

Uso questa espressione, in veritá mai uscita dagli interventi, per segnalare alcune attitudini dei partecipanti. La vigilanza sulla propria vita personale e di coppia; la capacitá di leggere i cambiamenti della realtá ecclesiale e sociale; un cuore che sa cogliere gli appelli dei piú poveri; uno sguardo che sa vedere i segni evangelici presenti nella realtá; una disponibilitá a lasciarsi interpellare dagli avvenimenti; un desiderio forte di ricerca.

Mi sembra che la categoria di “segni dei tempi”, riscoperta dal Concilio Vaticano II, sintetizzi bene queste attitudini.

Contatti e amicizie. 

Un’altra coppia di vocaboli che unisce la dimensione virtuale e reale della rete di amicizie che ci ha riunito. Nel mondo reale rappresentano anche la modalitá piú vera e antica della trasmissione del Vangelo: da persona a persona.