da Alessandra, Samuele e don Maurizio (Fraternità Cristo Sposo, Oratorio della Pieve di Cavriglia, Arezzo)

Condividiamo due icone che abbiamo “incontrato” nel nostro cammino e che adesso sono molto significative per noi.


Questa icona riproduce il testo di  San Paolo in Ef 5, 31-32. Infatti il suo titolo è “Questo Mistero è grande”.  Per noi è significativa perché ci mostra che la trinità si è incarnata e si è dimostrata nelle nozze di Cristo con la Chiesa tramite Maria. Questo mistero che ci rivela il cuore nuziale di Dio si concretizza nell’umanità anche grazie alla missione di due sacramenti specifici che troviamo nella parte bassa dell’icona, che sono quelli dell’Ordine e del Matrimonio.  Questi tre passaggi che vanno da Dio passando per le nozze di Cristo verso l’uomo, possono essere letti anche al contrario e i nostri sacramenti diventano la “via di accesso”mostrando un amore che dice di Cristo che ama la sua Chiesa, che parla di un Dio che non è un “solitario” ma che  è in sé relazione e relazione d’amore. Le tre persone divine sussistono ed esistono perché si amano. Amore che viene poi donato all’umanità.

 

 

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Questa seconda icona di un autore polacco a noi sconosciuto,  ci è cara e significativa perché dice che dalla croce di Cristo, dall’amore che Cristo ci dona dalla croce, scaturiscono i nostri sacramenti, i due sacramenti per la missione, chiamati cioè a portare questo amore. Nella goccia di sangue di sinistra c’è una coppia di sposi, dall’altra a destra si riempe il calice del sacrificio eucaristico, simbolo del sacerdozio. Questo ci dice che questi sacramenti, derivano proprio dalla croce di Cristo che, portando la risurrezione,  continua a far risorgere l’umanità anche tramite la missione dei nostri sacramenti: Ordine e  Matrimonio.